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La seconda giornata all’ #eBookCamp @Beach

Dopo una notte buia e tempestosa, il sole ha deciso di riappropriarsi del suo posto nel cielo a rischiarare, seppur timidamente, l’atmosfera ormai confidenziale della seconda giornata di lavori dell’eBookCamp @Beach.

A prendere la parola per primo ci ha pensato Stefano Tombolini che ha presentato uno sguardo sulla storia del diritto d’autore a partire dal documento The Economic Aspects of Copyright in Books di Sir Arnold Plant, pubblicato dalla rivista Economica nel 1934.

Francesco Rigoli ha, invece, puntato i riflettori sull’editoria di varia e le sue specifiche nicchie di riferimento che possono contare su peculiari canali di vendita e distribuzione, delineando, così, ipotesi di sviluppo di mercato, dei device di lettura e del lavoro redazionale, in vista di un incremento dei servizi editoriali.
Come ad esempio, sottolinea Mattia Quilici, l’investimento sulle piattaforme di distribuzione e la risoluzione della complessa problematica dei DRM.

Tra i tanti aspetti di riprogettazione delle dinamiche di sviluppo del prodotto c’è quello della conversione dei libri cartacei che può avvenire appoggiandosi a servizi esterni o investendo nel personale interno, come ha fatto Edizioni e/o Europa Editions di cui Gabriele Alese è digital editor.
Ciascun metodo ha i suoi pro e i suoi contro sapientemente descritti in queste slide.

La tangibilità dell’esperienza di lettura non viene annientata dalla digitalizzazione dei libri, afferma Mauro Sandrini, sociologo e ingegnere esperto di e-learning e innovazione.
Le librerie  e i luoghi di aggregazione che riusciranno a sopravvivere saranno quelli in grado di vendere servizi one shot legati al mondo fisico recuperando l’aspetto sociale della condivisione dell’esperienza di lettura.

E ciò vale maggiormente in ambienti di apprendimento e costruzione di saperi come la scuola, in cui il risvolto pedagogico della trasformazione culturale necessita di strumenti che il nostro Stato ha il dovere di fornire, previa adeguata formazione del personale.
Nel blog di Sandrini ho trovato questo pensiero che condivido in toto:

Forse il regalo più grande in arrivo dalle tecnologie degli e-book è un campo deserto. Che bisognerà arare, innaffiare e seminare. Non solo con i titoli dei libri da commerciare ma anche recuperando la capacità, e il piacere, della conversazione […] Che siano libri di carta o e-book poco importa.”

L’industria editoriale, nel raccogliere la sfida digitale, ormai non può più esimersi dalla rivalutazione del proprio ruolo di produttrice di beni culturali.
Spesso, l’abbarbicarsi a logiche di mercato obsolete induce a una deviazione dalle strategie di lavoro, per cui gli eBook non riescono a essere interpretati come un’opportunità di ridefinizione degli equilibri del mercato stesso.
In questo gioco d’equilibrio, un ruolo primario lo ricoprono le piattaforme di autopubblicazione come quella presentata da Antonio Tombolini, dall’icastico titolo Narcissus.
Narcissus fornirà tutti i tool necessari per realizzare e diffondere la propria opera in formato digitale, con in più la certificazione e la distribuzione su piattaforma Stealth e il riconoscimento di uno standard ePub validato.

Prendere sul serio la sfida del self publishing vuol dire quindi ripensare la politica dei DRM all’interno di una rielaborazione generale del modello di business che comprenda tutte le opportunità (culturali, sociali, economiche, democratiche…) di cui gli eBook si fanno portatori.

La responsabilità intellettuale degli autori e dell’industria editoriale nel loro tempo digitale è pensare digitale!

E pensare digitale  non dovrà più essere solo prerogativa di una minoranza!

P.S. Grazie agli amici di Agrycult, farmers community, che ci hanno offerto i suoi prodotti di qualità e ci hanno fatto conoscere la community supported agriculture.

P.S. Enrico Corinti mi ha segnalato due importante eventi:

Qui, invece, tutte le foto dell’ eBookcamp.



La prima giornata all’#eBookCamp @Beach

Il 18 e 19 settembre, presso lo stabilimento balneare Carlo&Domenico di Porto Recanati (MC), si è svolta la prima edizione dell’eBookCamp @Beach, nata da un’idea di Michele Marcucci, web wizard della Simplicissimus Book Farm che ha organizzato l’evento.

Tra cultori dell’innovazione, professionisti e lettori appassionati, gli speech (spesso pensati e rivisitati in seguito al continuo work in progress delle conversazioni) si sono susseguiti in un’atmosfera dinamica, poliedrica e collaborativa.

Ad aprire le danze l’intervento artistico del fotografo (e non solo!) Pippo Onorati che ha proposto un’interessante esperienza collettiva:
raccontare l’eBookCamp attraverso le immagini ritratte da noi partecipanti, armati di macchine fotografiche e smartphone.
Il cibo delizioso, i volti incuriositi, il contatto coi nuovi device, la quotidianità della tecnologia… Sono solo alcuni degli aspetti immortalati che andranno a completare un progetto fotografico collaborativo.

Ma i protagonisti assoluti dell’evento sono state le idee, le novità, le anteprime e le continue riflessioni sul futuro dell’editoria e dell’impatto sociale dei nuovi approcci alla lettura.

A tal proposito Omar Cafini (sviluppatore per iPad e iPhone) ha raccontato di iniziative editoriali lungimiranti che intendono ripensare i contenuti, in termini di elementi interattivi.
Inkling, ad esempio, è una app per libri di testo multimediali, che consente un’interazione coi contenuti su più livelli di fruizione e costituisce solo una delle tante esperienze interattive possibili.
Migliorare l’efficienza e l’usabilità dei contenuti diventa quindi condizione indispensabile, come ha spiegato Matteo Balocco, per una lettura confortevole e ottimizzata dei nostri eBook.
La tipografia, infatti, va oltre il puro aspetto formale, e rientra appieno nell’organizzazione e composizione di contenuti e linguaggi.
Una tipografia che conosce a fondo il contenuto, può collaborare attivamente anche all’attribuzione di qualità al formato digitale ePub per la sua leggibilità nei differenti device.

Ma come si pongono i lettori e gli autori nei confronti degli eBook?

A dare una risposta ci ha provato lo scrittore Luca Lorenzetti (autore di Scrivere 2.0), il quale, ha ideato un semplice questionario con l’obiettivo di comprendere le reali opportunità che gli eBook portano a chi legge e a chi scrive.
La percezione che si ha dalla lettura di un libro elettronico cambia in base al contenuto.
Se esso è portatore di emozioni (come nel caso di romanzi) necessita di una fisicità cartacea che possa appagare la richiesta di un’ esperienza sensoriale da parte del lettore.
La “freddezza” del device, invece, si addice di più a contenuti tecnici e specialistici.

Se invece si considera il punto di vista degli autori, più che su quelle di lettura, esso si focalizza sulle opportunità di visibilità che la pubblicazione in formato digitale offre.
Le conclusioni che deduce Lorenzetti dal suo personale studio, confermano quanto sia ancora necessario fare una giusta informazione sugli eBook e sulle potenzialità sociali e culturali che la fruizione di un testo digitale comporta.

Una delle prossime occasioni di confronto, ricorda Marco Barulli, potrà certamente essere E-book lab Italia, “una mostra convegno per tutti i professionisti dell’editoria digitale sul mercato italiano”, che si terrà a Rimini tra il 3 e il 5 marzo 2011.

L’ innovazione di cui si fanno portatori di eBook è un processo che sta declinandosi su diversi settori, dalle logiche di business, ai riflessi sull’essenza della scrittura, fino alla creazione di nuovi modelli culturali.

E forse, per alcuni aspetti, è proprio un certo sentimentalismo stantio a sottovalutare la portata di tale realtà.

Come saggiamente afferma Paolo Marasca, a fine lavori della prima giornata, chi ama leggere, legge lo stesso!
Non è il tatto o il fantomatico odore della carta a fare la differenza, ma è solo una semplice questione di abitudine!

To be continued



Verso l’eBookCamp @Beach

Il costume ce l’ho, i reader pure, il notebook è in carica, il Samsung Galaxy anche.

L’ombrello? Speriamo di no! Ma, in fondo, le nuvole non ci spaventano.

Domattina si parte alla volta di Recanati per la prima edizione dell’eBook Camp @Beach!

Alcuni tra gli esperti di editoria digitale ci parleranno dell’ottimizzazione degli standard di fruizione dei contenuti digitali, delle innovative strategie di business del mercato editoriale, delle nuove prospettive per il diritto d’autore e dell’importantissimo punto di vista dei lettori.

Se vi stuzzica l’idea di chiacchierare di scenari futuribili dell’editoria e di scoprire alcuni tra i device di ultima generazione, l’indirizzo è Lungomare Lepanto 36, Porto Recanati (MC).