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“Il cromosoma X e la sua capacità di autoriproduzione”

Lella CostaOggi è la giornata di webalfemminile.it, una maratona di 24 ore dedicata alle donne e al loro rapporto con la tecnologia, raccontata attraverso dibattiti, videodomande, testimonianze “VIP”, docufiction, sitcom e video aggiunti da gli utenti.

Ho dato una sbirciata al sito e ho trovato testimonianze importanti sull’imprenditoria femminile, come il piccolo ma grandioso progetto abruzzese di ilcapoluogo.it, giornale on line gestito da donne che hanno documentato attraverso l’uso dei nuovi media, la tragedia del terremoto dell’Aquila dello scorso aprile. “Abbiamo aggredito il mondo dal nostro piccolo container” affermano con orgoglio e coraggio Maria Cattini e Roberta Galeotti, vincitrici del premio DonnaèWeb 2009.

E poi interessanti presentazioni di progetti che prevedono l’integrazione tra il web e la didattica tradizionale nelle scuole e la valorizzazione della padronanza nella gestione della rete per la nascita di progetti di imprenditoria femminile. Il web ha snellito la burocrazia e consente di iscriversi on line alla camera commercio, aprire partite IVA e confrontarsi nei forum e nelle community con altre esperienze di buisness al femminile. Per non parlare poi dell’accesso a delle vere e proprie guide on line che orientano le imprenditrici anche anche nella ricerca di  finanziamenti e sgravi fiscali.

C’è chi parla di un aumento delle fiducia in se stesse, chi di reazione a un mercato del lavoro ostile, fatto sta che le statistiche raccontano di donne che usano internet per comprare e gestire le proprie vacanze, acquistare libri e riviste, sottoscrivere abbonamenti a corsi di formazione e addirittura si preferisce il web al sesso… (di ciò, però, non ne farei un vessillo di orgoglio femminile… ma questo è un altro campo di ricerca.)
Le giovani donne preferiscono di gran lunga navigare in rete piuttosto che stare davanti alla tv! Al contrario, agli uomini gli si può togliere tutto, compreso il computer, ma non il televisore!

La strada della parificazione delle opportunità è ancora molto lunga, ma diverse aziende (sul sito si trova la testimonianza della Microsoft) investono sulle donne che ormai occupano posizioni non più esclusivamente nell’ambito del marketing e della comunicazione, ma anche ruoli tecnici e specialistici all’interno del mercato dell’information technology. E sono anche mamme.

Diventa quindi sempre più necessario investire servizi salvatempo (come per esempio gli asili in azienda) che consentano alle donne di organizzare il tempo in maniera funzionale al rendimento lavorativo e alla gestione della propria vita. Altro fattore determinante è la condivisione di best practice tra donne che occupano posizioni di comando e donne all’inizio del proprio percorso lavorativo alla ricerca di modelli di leadership al femminile.
Il diversity managment è quindi una grande opportunità per le aziende che riconoscono le differenze (in questo caso quelle di genere) quali valori aggiunti nella gestione delle risorse umane.

Sul sito si trovano inoltre testimonianze anche inutili e inopportune come quella di Alessia Fabiani che afferma con orgoglio che la showgirl non è  più figura di contorno ma è diventata una donna parlante e pensante nel suo caso anche laureata! O ancora Raul Bova che rivendica il diritto dell’uomo nell’essere unico corteggiatore, e altre sparate su luoghi comuni e amenità varie sul rapporto tra i sessi che più volte si sono esplicitate nella frase “la donna si è evoluta” , cosa che mi ha disturbato non poco. Come se dovessimo essere noi donne felici dell’essere finalmente riuscite a raggiungere l’uomo nel suo processo di evoluzione.

Le parole sono importanti! Ed evoluzione non è sinonimo di emancipazione!!!

“Il linguaggio rende la temperatura sociale dei rapporti che viviamo” recita con eleganza Lella Costa . Il sito offre anche un meraviglioso estratto dello spettacolo Le ragazze che racconta il gioco di potere tra uomo e donna attraverso un’attenta e simpatica riflessione semantica. Lella Costa descrive emblematicamente e con ironia la figura della donna nella storia, nel mito e la sua voglia e il suo desiderio di indipendenza.

La rivendicazione dei nostri diritti è iscritta nella storia dell’umanità, conquistarla con dignità e distinzione, in questo cammino faticoso che dura da troppo tempo, è un nostro dovere. E il web è quello strumento in più che può dare voce alla nostra differenza e quindi al nostro valore.