Rifornimento amaro

rifornimentoC’è traffico, sei in giro da ore, gli automobilisti sono più arroganti che mai e tra bollette, assicurazioni da pagare e revisioni allo scooter sono partite troppe troppe centinaia di euro. Ci sono tutti gli elementi per poter affermare a chiare lettere: mi rode il culo!
Ti fermi, il serbatoio è vuoto, e quando il benzinaio sessantenne ti guarda negli occhi e ti sorride dicendoti: beh, come andiamo signori’…e ti attacca un pippone iperbolico sulla vita, l’amore, il lavoro e i massimi sistemi esistenziali… beh, allora pensi che è proprio bello vivere a Roma, parlare con la gente, scambiarsi luoghi comuni, ipotesi meteorologiche e diagnosi improbabili sull’umanità. Non credi neanche per un secondo alle parole che fuoriescono dalla tua bocca, ma ti delizia il puro piacere di offrire solidarietà a chi desidera semplicemente scambiare due parole. Le stesse vuote parole che però fanno compagnia anche a te in una giornata un po’ storta.
Sì, è proprio bella questa atmosfera che solo in Italia, solo a Roma riesci a vivere.
Ma poi il benzinaio rivolge uno sguardo al palazzo della Regione e conclude la sua teoria sul lavoro un po’ schifato: sai, quante bottiglie di champagne, quanti cestini de Natale c’ho lasciato là dentro? Una piccola pausa di riflessione. Poi sorride soddisfatto. Però adesso mia figlia lavora alle Poste! Damme retta signorì, co’ sta gente te devi mette’ se vuoi trova’ lavoro!
E così, schifata, sono risalita in sella al mio motorino e sono andata via. E non ero più così contenta di abitare in questo Paese…

6 pensieri su “Rifornimento amaro

  1. missbrux

    oggi ho scoperto una cosa.. e ti ho pensata!! quando ci sentiamo ti dico… mi sa che il benzinaio ci vede giusto!! argh!!!

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