Milk

milkRaccontando le vicende di Harvey Milk, Gus Van Sant costruisce un film intenso che scorre emozionando, senza cadere mai nella retorica, alternando vita privata e pubblica del primo omosessuale dichiarato che riuscì a ottenere un incarico pubblico, quello di supervisor nella città San Francisco nel 1977.

Il film si apre con le immagini irruente di repertorio che documetano la forza dei movimenti sociali per i diritti civili che imperversavano negli anni ’70  per poi staccare sull’inquadratura fissa  che ritrae Harvey Milk  seduto in cucina mentre affida a un registratore i momenti della sua battaglia politica e di vita privata. Il coraggio, l’entusiasmo segnati dalla costante paura del tragico destino che lo accoglierà, accompagnano l’eroe lungo il suo cammino della speranza.
Sono Harvey Milk e sono qui per reclutarvi  tutti . Da questo slogan parte la battaglia fiera e dignitosa per la rivendicazione dei diritti per gli omosessuali e  apre la strada ai movimenti trasversali in nome dell’universalità dei diritti civili.

Per Sean Penn è una prova d’attore che commuove fino alla riverenza, nella cornice di una regia semplice e di classe che alterna l’occhio documentaristico nei momenti di vita pubblica, allo sguardo più intimista e delicato negli attimi in cui disegna il Milk privato, simpatico e affettuoso, umile e proteso all’ascolto. Fondendo in maniera magistrale la commozione artistica e il racconto documentaristico ci restituisce un’opera dal forte impatto narrativo.

La forza politica  si accompagna ancora una volta  alla morte, come se solo il martirio fosse condizione ineluttabile a garanzia della giustizia. Milk ripercorra il paradigma del destino dell’eroe. Troppi uomini e troppe donne abbiamo visto cadere in nome della libertà. E mentre la Speranza tanto evocata da Milk aleggia timida negli animi di tutti noi alla luce degli ultimi avvicendamenti ai vertici della politica mondiale, di fronte a noi il sentiero è irto di asperità.  Sono passati più di 30 anni dalla battaglia contro la Proposition 6 e pochi mesi fa  è stata approvata la Proposition 8 che vieta i matimoni tra gay in California.
E mi indigno all’idea che questo film negli Stati Uniti sia stato vietato ai minori di 17 anni.

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